Perché la Revisione Civica
È interessante ragionare su come si è arrivati alla scelta della Iniziativa di Revisione Civica in questa fase del processo verso la fusione. Si è trattato di una scelta che parte dalle consapevolezze più avanzate rispetto alle attività di partecipazione e deliberazione dei cittadini.
Purtroppo sappiamo infatti che dalla teoria alla pratica, nei processi di partecipazione molto si perde, tanto è vero che, un po' in tutto il mondo, i cittadini hanno smesso di "partecipare". Si è cercato di progettare quindi un'azione che fornisse il miglior rapporto costo/qualtià.
Per costo si intende:
- Il budget necessario a mettere in piedi l'attività (ricordiamoci che la partecipazione ha costi molto alti)
- Il costo in termini di impegno delle amministrazioni e dei cittadini coinvolti.
Per qualità intendiamo:
- Il livello di utilità reale che l'attività produce per la popolazione della vallata
- La possibilità di rendere l'esperienza realmente positiva per chi partecipa con reali possibilità di capire ed esprimersi
- L'effettiva attinenza dell'attività con la fase in corso del processo
- L'opportunità di sperimentare modelli che facciano fare un balzo in avanti al nostro sistema di gestione della democrazia in modo da contribuire alla ricerca in questo campo non solo a livello nazionale, ma globale
Nel nostro caso, il percorso prevede per legge il passaggio referendario. Quindi ogni cittadino ha garantita una possibilità di esprimere la propria opinione sulla proposta fatta dalle amministrazioni. Non esiste perciò un problema di deficit di espressione della volontà delle popolazioni, semmai esistono i noti limiti collegati allo strumento "referendum".
Su questo punto ci si interroga da tempo in tutto il mondo, chiamare i cittadini ad esprimere un Sì o un No su tematiche complesse e molto articolate non garantisce necessariamente la realizzazione di un momento di "buona democrazia".
Questo ci ha condotto, fin da subito, a cercare uno strumento che potesse migliorare l'atto del voto. La metodologia della Iniziativa di Revisione Civica è stata sviluppata proprio per questo scopo: produrre condizioni in cui il voto sia il più possibile informato e consapevole per tutta la cittadinanza.
Perché non un percorso diverso?
Con molto interesse è stata accolta la richiesta di alcune forze sociali del territorio di valutare l'ipotesi di appoggio delle attività di partecipazione alla recente legge regionale. A seguito dell'incontro svoltosi a Bazzano sono stati avviati contatti che hanno portato alla presentazione di un differente percorso partecipativo.
Si è provato anche a lavorare insieme, in sede tecnica, sulla proposta, ma senza giungere a una stesura migliorativa rispetto al progetto originale. In particolare, bisogna fare grande attenzione a non creare aspettative sbagliate nelle persone, soprattutto in quelle che decidono di dedicare tempo ed energia al perseguimento del bene comune attraverso attività di partecipazione.
In questa fase infatti il cittadino è chiamato, attraverso il referendum, a esprimersi sul "progetto politico e tecnico" di riforma del sistema amministrativo del territorio. Questo non ha a che fare con il "progetto politico" di chi poi governerà il territorio stesso, ma con il potenziale che gli si consegna.
Non si può realmente decidere qui ed ora, con questi amministratori, il programma politico generale del Nuovo Comune Unico, perché non è nelle possibilità di questi amministratori deciderlo. Possono certamente dare indicazioni di una loro visione, cosa che hanno fatto, ma non hanno potere di definire cosa dovrà fare chi governa il Nuovo Comune (per quello ci sono le elezioni politiche).
Si chiederebbe pertanto una partecipazione a cui non si può al momento fornire alcun livello di reale "empowerment" e su un'opzione, quella del Comune Unico, che al momento è ancora ipotetica. Non sono i presupposti corretti. Il rischio di vanificare lo sforzo e l'impegno di chi decide di offrire il proprio contributo è molto alto.
Il rapporto tra costo e qualità di un'azione di questo tipo sarebbe svantaggioso.